UN PO’DI STORIA
A tempi antichissimi risalgono le prime tracce della presenza dell’uomo nel territorio di Langhirano, segni che attraversano la storia, fino a giungere alla comparsa del primo toponimo nella storia documentata: come piccolo centro di fondovalle compare citato per la prima volta in un atto del 1038, col nome di “Lagorano”, derivato con ogni probabilità da “Lago Ariano”, nome che rimanda ad un tempo alla natura acquitrinosa dei terreni e alla sua fondazione da parte di popolazioni di eresia Ariana.
Durante il Medioevo, l’area, grazie alla sua felice posizione geografica, quasi una ‘cerniera’ tra città e territorio collinare-montano, allo sbocco della valle del Parma, vede accrescere la propria importanza, testimoniata dal suo ruolo di snodo lungo storiche vie di comunicazione verso i Passi Appenninici e, da qui, verso la Toscana. Un tempo che ci ha lasciato antichi borghi, edifici religiosi e opere di architettura minore.
È questo stesso carattere di luogo strategico che porta Pier Maria Rossi a costruire qui la sua “rocha altiera et felice”, il Castello di Torrechiara, quale avamposto dei suoi numerosi possedimenti montani, oggi uno degli esempi di architettura fortificata meglio conservati in Italia.
Un’eccellenza cui fa da eco la Badia Benedettina di Santa Maria della Neve, sull’altra sponda del Torrente, anch’essa voluta da Pier Maria così come l’antico Canale San Michele.
Il territorio segue nei secoli successivi le vicende del Ducato di Parma e Piacenza fino all’annessione al Regno d’Italia, con un ruolo da protagonista nel periodo risorgimentale. Langhirano si distingue infatti nel parmense quale roccaforte di accesi sentimenti democratici e repubblicani: lo spirito garibaldino e mazziniano è infatti molto vivo nella popolazione, tanto che la città viene definita, “Repubblica di Langhirano”.
Accanto al glorioso colonnello Faustino Tanara, cui oggi è dedicato un Museo che ha sede presso il Centro Culturale, i langhiranesi partecipano a numerose battaglie militari e politiche.