LE CANTINE QUATTROCENTESCHE DELLA BADIA: UN LUOGO RITROVATO
L’intervento di recupero delle cantine della Badia Benedettina con la chiesa di Santa Maria della Neve a Torrechiara ha voluto rivitalizzare e rivalorizzare degli spazi che, nel tempo, hanno modificato il loro assetto funzionale e, in alcune parti, anche materiale, essendo venuta a mancare la funzione principale di luoghi del lavoro legato alla produzione del vino. Negli anni erano diventati semplici luoghi di accatastamento di oggetti e di degrado, dovuto anche a sostituzioni o integrazioni non appropriate di pavimenti e intonaci.
L’intervento ha avuto, come fine principale, la rimozione delle parti incongrue e ammalorate e la successiva collocazione di manufatti idonei e analoghi ai preesistenti, nel tentativo di riportare questi luoghi molto suggestivi alla loro condizione originaria.
Si sono demolite alcune parti di pavimentazioni in cemento per ricollocare mattoni in cotto della stessa misura e pasta dei precedenti e mantenendo lo stesso disegno a corsie alternate, si sono ripulite canalette di scolo dell’acqua da intrusioni di cemento e da accumuli di terriccio.
Alle pareti e alle volte, entrambe intonacate e con presenza di larghe porzioni di lacune dovute al distacco e al degrado causato dall’umidità, si è intervenuti spazzolando la superficie e staccando le parti prossime alla caduta.
Queste operazioni sono state concordate con la Soprintendenza ai Beni Architettonici di Parma, così come la valutazione sull’eventuale integrazione delle parti mancanti degli intonaci.
La sostituzione di corpi illuminanti al neon nella sommità delle volte con faretti a led posizionati al piede delle pareti illuminando dal basso le volte, e successivamente celati dall’allestimento museale, dona ai luoghi un’atmosfera molto suggestiva, e più consona a spazi che saranno destinati a “museo di sé stessi”, cioè luoghi che racconteranno attraverso l’esposizione di oggetti, e portandone anche i segni, le operazioni e i lavori svolti al convento.